La scienza come religione
All’uomo contemporaneo il conforto delle religioni tradizionali non basta più, soprattutto all’uomo ricco.
DeLillo in “Zero K” ci racconta come si costruisce una religione in tutti i suoi aspetti: il luogo, i rituali, il linguaggio. Attraverso la tecnica della criogenesi l’uomo aspira all’immortalità, ma oltre al proprio corpo spera di preservare anche il proprio pensiero.
Il romanzo è scandito dalle domande e dalle riflessioni che Jeffrey Lockhart, l’io narrante, si pone sui temi dell’esistenza, se abbia veramente senso conquistare “la fine del mondo” e amaramente ci fa constatare che il progresso tecnologico non e poi così democratico.
L’autore, attraverso una scrittura ricercata, ci dimostra la sua bravura nel cogliere le trasformazioni della società – capacità già vista in opere precedenti – e indirettamente ci fa riflettere anche sul “curioso” avvicinamento tra l’ambito scientifico e quello religioso vissuto negli ultimi anni.