“Io non mi chiamo Miriam” di M. Axelsson
In un romanzo entrano in gioco varie componenti creative, dall’architettura alla poesia, dalla musica alla pittura. Un romanzo veramente completo, e dunque veramente riuscito, deve possedere una struttura narrativa equilibrata, una voce narrante sincera e profonda, un fluire armonico del racconto, un nitore di immagini e personaggi.
‘’Io non mi chiamo Miriam” di Majgull Axelsson ha tutto questo. È la storia di una donna che, arrivata agli ottant’anni, ripercorre la sua vita da quando ragazza rom è stata costretta col resto della famiglia in un campo di sterminio nazista al momento in cui finalmente riesce a confessare la finzione con cui ha condotto la sua esistenza svedese, comunque felice. È un romanzo storico, psicologico, familiare caratterizzato da uno stile pulito e pregevole. Non gli manca nulla per raggiungere un’aria di classicità.
Non resta che leggerlo…e rileggerlo…e rileggerlo…